Una ricchezza combattuta

Un viaggio per l'Amazzonia

Un luogo lontanissimo da noi, eppure ben presente nel nostro immaginario fin da piccoli, costellato di così tante forme di vita da sfidare l’immaginazione nella loro incredibile varietà. L’Amazzonia è dimora di un ricchissimo e fantasioso ecosistema naturale, ma anche di popoli che hanno mantenuto una loro cultura e identità separata dal resto del mondo, rimasta racchiusa nel cuore tropicale del Sudamerica. Questa vastissima regione, con una superficie più grande dell’Unione Europea, abbraccia la parte Nord-Ovest del Brasile, ed altri stati sudamericani tra cui Bolivia, Colombia, Venezuela, Perù. All’interno di questi paesi mantiene però una propria identità inconfondibile, che non si potrebbe descrivere attraverso dei confini politici; anzi, è la stessa foresta che unisce e accomuna tante diverse nazioni.

Sono moltissime le questioni e le problematiche che riguardano questa regione, che nascono dal difficile incontro fra la foresta e la modernità. L’Amazzonia è infatti allo stesso tempo casa per alcuni e terreno edificabile per altri, giacimento di risorse minerarie ed ecosistema. Recentemente si è parlato molto ai telegiornali di disboscamento ed incendi, temi ai quali sembra che la politica non riesca a trovare una risposta. Anche a livello sociale il territorio amazzonico si trova ad affrontare delle grandi sfide: come far convivere le necessità e gli interessi delle grandi e moderne città, con la foresta pluviale? È una domanda alla quale non sembra esistere una risposta unitaria, ma piuttosto tante piccole risposte, che prendono concretezza in modi diversi fra loro.

A Manaus, una città di due milioni di persone situata lungo il Rio delle Amazzoni, in Brasile, c’è chi ha raccolto la sfida attraverso l’insegnamento. La Rainha dos Apostolos, una piccola scuola agricola di periferia, insegna ai ragazzi, perlopiù indigeni, a coltivare il terreno con tecniche sostenibili, offrendo un’alternativa concreta al disboscamento. Attraverso l’educazione, si può creare un legame fra la modernità e l’ambiente naturale in cui milioni di persone vivono. Seppur piccolo, questo esempio, come anche altre realtà sparse per il Sudamerica, porta in sé un messaggio grande: è possibile creare un cambiamento mettendosi in gioco.

Ma perché per molti vale la pena implicarsi?
Da dove nasce la voglia, l’attenzione, la creatività, e insomma, la grinta per mettersi in moto,
o semplicemente diventare più curiosi di fronte alle complicate questioni dell’Amazzonia?

Forse spinti dalla più grande ricchezza che questo luogo ha da offrirci, una ricchezza che la permea interamente anche nelle sue molte contraddizioni, e che in un certo modo coinvolge anche noi in prima persona: una bellezza capace di affascinarci e stupirci. Che cosa è capace di stupirci oggi, adesso?

Che sia narrata in un libro, vista in un documentario, o raccontata da un amico, la bellezza di questo luogo non ci lascia indifferenti.

Chi di noi da piccolo non è rimasto meravigliato a guardare un semplice cartone animato ambientato nella giungla? Lo sguardo di un bambino, come quello di un adulto, è inevitabilmente catturato dalla misteriosa foresta, nella quale gli sgargianti colori vestono vegetazione, animali ed insetti di fascino e mistero.

La nostra fantasia ci trasporta in avventure mirabolanti all’interno di questo posto che, seppur insidioso, siamo spinti ad esplorare e conoscere. Questa capacità di destare in noi uno sguardo di stupore, è un tesoro che l’Amazzonia al contempo custodisce in sé, e dona al mondo. Proprio questa meraviglia spinge chi la sperimenta a trattare diversamente questo luogo, fatto di natura e di persone. È una sincera bellezza che ci invita a conoscerlo meglio, magari viverlo, o semplicemente poterlo guardare dalla nostra tv la domenica pomeriggio.

Pur non conoscendo tutte le risposte alle domande dell’Amazzonia, è possibile non restare più indifferenti di fronte ad esse, e a poco a poco, possiamo prendere a cuore anche noi, a qualche miliardo di chilometri di distanza, la situazione amazzonica e chi la abita.

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